Estrazione dell’oro: un processo lungo, impegnativo e affascinante
Il processo di estrazione dell'oro. Dallo spazio alla Terra: un investimento tra i più sicuri e sostenibili.
Mai quanto negli ultimi anni l’attenzione di un sempre crescente numero di risparmiatori e investitori è puntata sull’oro fisico da investimento. Dal 2000, tale bene non è più esclusivo Monopolio di Stato, ma è stato liberalizzato permettendo la libera compravendita tra i cittadini italiani.
I lingotti d’oro sono, al momento, uno dei prodotti più sicuri e consigliati a coloro che desiderano convertire liquidità in un bene rifugio, con l’obiettivo di preservarne il valore a lungo termine.
Ma da dove arriva l’oro?
Scopriamolo! È un argomento estremamente affascinante e coinvolgente.
L’oro nasce nelle stelle
L’oro è un regalo delle stelle. Si forma, come altri metalli, nel nucleo degli astri, grazie al processo di fusione nucleare dell’elio.
Alla fine del loro ciclo vitale le stelle muoiono ed esplodono. Durante questo evento astrale, vengono lanciati nello spazio frammenti di materiali, tra i quali anche l’oro.
I detriti stellari fluttuano nello spazio attraendosi l’un l’altro e agglomerandosi in pezzi sempre più grossi. I Pianeti, e la Terra, si sono formati così. Ecco perché nella Terra (proprio nel terreno) è presente una certa quantità finita di oro.
Chi furono i primi cercatori d’oro?
L’oro fu scoperto all’incirca nel 4.000 a.C. dai popoli mesopotamici. Basandosi sulla logica (e su quanto dicono gli esperti di storia e geologia) possiamo pensare che, a quei tempi, fosse piuttosto semplice trovare dell’oro per terra.
Perché:
- tutto l’oro contenuto nel Pianeta era ancora sedimentato nel terreno dato che mai nessuno lo aveva raccolto e utilizzato;
- la quantità di oro presente era ovviamente superiore a quella di oggi visto che mai era stato estratto prima di allora.
Gli scienziati sono certi che grandi quantità d’oro possano ancora trovarsi nelle profondità della Terra, verso il suo centro. Ma, purtroppo, non possediamo ancora tecnologie abbastanza potenti per poter verificare la veridicità di queste teorie.
In passato (ai tempi delle popolazioni mesopotamiche) la gente raccoglieva questi frammenti d’oro semplicemente perché affascinata dalla loro sfavillante bellezza. Solo successivamente l’oro diventò merce di scambio (moneta).
Fu così che nacque una nuova professione (siamo attorno al Medioevo): quella del cercatore d’oro. I cercatori erano coraggiosi viandanti che partivano per lunghi viaggi alla ricerca di pepite che, al loro ritorno, vendevano al miglior offerente.
Ai tempi, l’oro si cercava un po’ come si cercano le conchiglie sulla spiaggia: semplicemente guardando a terra, scavando a mano o con semplici utensili.
Oggigiorno funziona ancora così? Ovviamente no! Perché in Natura l’oro è sempre meno presente (quindi difficilissimo da trovare) e miniere e giacimenti che hanno fruttato tanto in passato sono esauriti. Come funziona il processo di estrazione dell’oro ai giorni nostri?
Localizzare l’oro
Attualmente, i cercatori di oro sono rappresentati da società minerarie, industrie e multinazionali che se ne occupano con l’ausilio di avanguardistici macchinari hi-tech.
L’oro naturale, oggi, scarseggia rispetto al passato. La maggior parte delle aree terresti già esplorate sono state depauperate dall’oro presente.
Prima fase: localizzazione
Per evitare di sprecare tempo, soldi e risorse, prima di andare a scavare alla ricerca d’oro è fondamentale localizzare una zona “X” potenzialmente ricca di questo minerale.
Attualmente ci si concentra su:
- zone remote e inesplorate;
- aree costituite da rocce lignee;
- zone di rocce sedimentarie/scogli;
- depositi alluvionali;
- miniere abbandonate.
La miniera d’oro
Individuata la potenziale area di giacimento, bisogna realizzare la miniera (il cantiere di lavoro, possiamo definirlo così).
Vediamo tutti gli step di questa lunghissima operazione.
Costituzione della miniera d’oro: gli step
- Esplorazione (che dura 1/10 anni): l’area scelta per la costituzione della miniera viene circoscritta e meticolosamente controllata da squadre di professionisti (geologi, storici, chimici, ingegneri). Solo se in questa fase si trova una quantità d’oro sufficiente alla copertura delle spese si andrà avanti col progetto.
- Sviluppo della miniera (che dura 1/5 anni): le aziende coinvolte nel processo di estrazione chiedono licenze e permessi per proseguire. Si costruiscono le infrastrutture necessarie a poter lavorare in sicurezza nella miniera. Si portano in loco i mezzi e i macchinari adeguati. Si pianificano le strategie di estrazione.
- Estrazione dell’oro (che dura 10/30 anni): è la fase produttiva, quella in cui fisicamente si estrae il minerale e lo si lavora per trasformarlo e conferirgli una purezza che va dal 60 al 90%. Questa operazione può accelerare, decelerare o fermarsi per mesi o anni in base alle informazioni provenienti dai mercati sul prezzo dell’oro e sull’andamento delle sue quotazioni.
- Smantellamento della minera (che dura 1/5 anni): avviene a progetto finito o interrotto. Si smontano le infrastrutture costruite, si portano via i macchinari e si regola la parte amministrativo-burocratica.
- Bonifica: una volta concluso il tutto, le aziende che hanno estratto hanno l’obbligo di restaurare e bonificare la zona che hanno trivellato.
Tecniche di estrazione dell’oro
Al giorno d’oggi esistono 4 metodi per estrarre l’oro.
Ecco quali sono:
- Panning. Si utilizza un setaccio, simile a un’enorme padella piatta. Sul setaccio vengono posizionati porzioni di terreno e detriti, che si smuovono con la forza centrifuga. L’oro si sedimenta sul fondo e viene, così, recuperato.
- Estrazione in bacini alluvionali. Utilizzando delle apposite casse, si fa in modo di canalizzare l’acqua di un fiume, così da poterne setacciare accuratamente il fondo e recuperare eventuali pepite e scaglie.
- Dragaggio. È la tecnica più utilizzata nelle miniere molto ricche. Si estrae oro utilizzando escavatori professionali e benne trasportatrici.
- Estrazione sotterranea. Come dicevamo prima, secondo gli esperti può essere che grandi quantità di oro siano sepolte in profondità. Utilizzando i mezzi a disposizione e squadre di operai altamente qualificati, laddove possibile e laddove si pensa ci possano essere giacimenti, si procede anche con esplorazioni sotterranee.
In conclusione
Il valore dell’oro non dipende solo dal suo prezzo (fixing). Ma anche da tutto l’enorme lavoro che c’è dietro per estrarlo e renderlo oro fisico (lingotto d’oro). Chi sceglie di investire in oro (piccole quantità o investimenti più importanti) dovrebbe tener conto anche di questo.
Inoltre, a lungo termine può essere che il valore dell’oro cresca in maniera esponenziale proprio perché la sua presenza in Natura inizia a scarseggiare, rendendolo un prodotto raro, a differenza di altri metalli.
Careisgold SpA si impegna a garantire la vendita esclusivamente di quello che viene definito “oro etico”. Significa che ha scelto di collaborare solo con raffinerie che garantiscono, in tutte le fasi dell’estrazione e della lavorazione del prodotto, il rispetto dei diritti dei lavoratori, dell’ambiente e delle comunità locali coinvolte nel progetto.
È importante, per Careisgold SpA, far sì che l’estrazione aurifera avvenga senza mai mettere in secondo piano valori quali la sostenibilità, la trasparenza, l’etica e la protezione dei minori (che non sono mai coinvolti nei progetti).