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La Strategia Aurea della Cina: 11 mesi di acquisti e cosa significa per gli investitori nel 2025

Perché la PBoC accumula oro, come influenza prezzi e mercati globali e quali mosse valutare nel portafoglio 2025.

La Strategia Aurea della Cina: 11 mesi di acquisti e cosa significa per gli investitori nel 2025

Perché la PBoC accumula oro, come influenza prezzi e mercati globali e quali mosse valutare nel portafoglio 2025.

 

Un accumulo che cambia le regole del gioco

 

La People’s Bank of China (PBoC) ha scritto un nuovo capitolo nella storia del mercato dell’oro: 11 mesi consecutivi di acquisti, dal ritorno alle operazioni di fine 2024 fino a settembre 2025. Questo filotto ha spinto le riserve ufficiali a nuovi massimi e ha contribuito al rally del metallo prezioso oltre i 4.200 dollari l’oncia.


Non si tratta di speculazione di breve periodo: parliamo di una manovra strategica, pensata per diversificare dal dollaro USA e rafforzare il ruolo globale dello yuan (Renminbi).

 

 

Le cifre impressionanti dell’accumulo cinese

 

Riserve attuali e crescita

 

  • Riserve dichiarate (dicembre 2024): 73,29 milioni di once, circa 2.279,58 tonnellate.
  • Stime informali: diversi analisti ritengono che le riserve reali possano essere significativamente superiori. Le valutazioni più accreditate parlano di oltre 5.000 tonnellate di oro monetario custodite a Pechino—più del doppio di quanto comunicato ufficialmente.
    Questa discrepanza suggerisce un accumulo non dichiarato che potrebbe aver raggiunto dimensioni storiche.

 

Il ritmo degli acquisti

 

  • 2024: +44 tonnellate ufficiali, nonostante una pausa di 6 mesi.
  • Gennaio 2025: ulteriori +5 tonnellate.
  • Trend previsto: gli analisti si aspettano una prosecuzione degli acquisti con finalità strategiche.

 

 

Perché la Cina sta accumulando oro? Le 4 ragioni principali

 

  1. Diversificazione dal dollaro USA
    Nel 2016 la quota di riserve in USD era intorno al 59%; entro il 2025 sarebbe scesa verso il 25%, con un maggiore peso di oro, euro e asset denominati in yuan. È un cambio epocale nelle strategie di riserva: meno dipendenza dal dollaro, più ancoraggi “neutrali” e domestici.
  2. Protezione dalle sanzioni occidentali
  3. Le sanzioni alla Russia nel 2022—con il congelamento di 300 miliardi di dollari—hanno mostrato il rischio geopolitico degli asset in valuta. L’oro, tangibile e fuori da circuiti sanzionabili, non si congela con un click e protegge anche dalla svalutazione.
  4. Tensioni commerciali USA–Cina
    Tariffe, dazi e shock nelle catene di approvvigionamento aumentano l’incertezza. In questo contesto l’oro svolge il ruolo di bene rifugio, offrendo protezione da inflazione, volatilità dello yuan e rischi geopolitici.
  5. Internazionalizzazione dello yuan
    Aumentare le riserve auree accresce la credibilità della valuta domestica e crea condizioni favorevoli per spingere l’uso internazionale del renminbi.

 

 

L’impatto sul mercato globale dell’oro

 

Prezzi record nel 2025

 

  • 2024: oro spot +27,23%, miglior anno dal 2010.
  • 2025: prezzi oltre 4.200 $/oz.
  • Previsioni: alcune case (es. Goldman Sachs) hanno indicato target a 3.000 $/oz, sostenuti dalla domanda delle banche centrali.
    Nota: i prezzi effettivi hanno superato tali livelli nei picchi del 2025, segno che la domanda ufficiale e retail ha fatto da volano.

 

La Cina come “market maker” allargato

 

Secondo Torsten Slok (Apollo Global Management), l’influenza cinese va oltre gli acquisti della banca centrale: conta anche

  • il trading di arbitraggio,
  • la domanda delle famiglie,
  • il comportamento di ricerca di protezione nei momenti di stress.

 

Domanda interna cinese

  • Settembre 2025: 118 tonnellate prelevate dallo Shanghai Gold Exchange.
  • ETF in Cina: afflussi netti positivi.
  • Consumi retail: forte domanda di lingotti e monete come strumento di protezione patrimoniale.

 

 

Confronto con le altre banche centrali

 

La Cina nel contesto globale

 

  • L’oro rappresenta ~5% delle riserve totali cinesi—molto meno della media globale (~15%).
  • A confronto:
    • India: ~9,3% in oro
    • Bank of England: quota più elevata
    • Banca Centrale Europea: quota rilevante
      Traduzione: ampio margine per Pechino di aumentare l’oro in riserva.

 

Il trend globale

  • Gennaio 2025: banche centrali +18 tonnellate nette.
  • Altri acquirenti in evidenza:
    • Uzbekistan: +8 t
    • Kazakistan: +4 t
    • Polonia: continua a incrementare le riserve
      Il filo conduttore è chiaro: la domanda ufficiale resta strutturalmente positiva.

 

 

Cosa significa per gli investitori in oro?

Opportunità

 

  • Floor di prezzo sostenuto: gli acquisti delle banche centrali creano un supporto strutturale ai prezzi.
  • Diversificazione di portafoglio: l’oro migliora il profilo rischio/rendimento.
  • Protezione dall’inflazione: in un contesto di politiche monetarie espansive, l’oro conserva il suo ruolo di scudo.

 

Rischi da considerare

 

  • Volatilità a breve termine: anche in trend rialzista si verificano correzioni.
  • Cambiamenti politici: eventuali distensioni USA–Cina possono raffreddare la domanda rifugio.
  • Tassi d’interesse reali: rialzi prolungati riducono l’appeal dell’oro privo di rendimento.

 

 

Prospettive future: cosa aspettarsi

 

Scenario 2025–2026

 

  • Obiettivo non raggiunto: con l’oro al 5% delle riserve, la Cina ha spazio per avvicinarsi (o superare) la media globale del 15%.

  • Tensioni geopolitiche persistenti: il contesto resta incerto, favorevole agli asset rifugio.

  • De-dollarizzazione BRICS: il percorso verso alternative al dollaro continua e sostiene la domanda ufficiale.

 

Implicazioni a lungo termine

 

Pierre Lassonde paragona l’attuale fase a “il 1976” del grande toro pluriennale dell’oro: un modo per dire che potrebbe esserci ancora strada davanti al ciclo.

 

 

La nuova era dell’oro: non solo un metallo prezioso

 

L’accumulo sistematico della Cina è più di una scelta tattica: è il segnale di un cambiamento di paradigma nel sistema finanziario globale. Indica:

 

  • la transizione verso un mondo multipolare,
  • la riduzione del dominio del dollaro USA,
  • l’emergere di nuovi equilibri economici.

 

 

Conclusioni: l’oro come asset strategico del futuro

 

Gli 11 mesi consecutivi di acquisti della PBoC non sono un episodio isolato, ma un tassello di un piano di lungo periodo che sta ridefinendo il mercato dei metalli preziosi. Per chi investe, è insieme opportunità e sfida. Come sottolinea George Milling-Stanley (Chief Gold Strategist, State Street Global Advisors), la corsa all’oro della Cina è tutt’altro che finita.


In un mondo di incertezza geopolitica, inflazione persistente e cambiamenti strutturali del sistema monetario, l’oro si conferma asset rifugio essenziale in un portafoglio realmente diversificato.

 

 

Punti chiave da ricordare

 

  • La Cina accumula oro in modo sistematico per diversificare dal dollaro.
  • Le riserve reali potrebbero essere oltre il doppio di quelle ufficiali.
  • Il trend di accumulo ha basi strutturali e può proseguire.
  • I prezzi hanno toccato massimi storici e potrebbero restare sostenuti.
  • L’oro rimane un asset strategico per la protezione del patrimonio e la diversificazione.
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