Il bene di rifugio per eccellenza

Investire i propri risparmi, soprattutto con un’inflazione al 10%, è fondamentale per proteggere il proprio patrimonio. Lasciando il denaro nei conti correnti si rischia, a lungo andare, di erodere il suo stesso valore. Esiste una forma di investimento sicura, in grado di resistere agli scossoni del mercato finanziario: l’oro puro fisico.
Careisgold, società per azioni specializzata nella vendita di beni rifugio, si occupa di investimenti in oro puro fisico. Oggi l’azienda fondata da Claudio Boso, con un capitale sociale di 2 milioni di euro, sta riscrivendo la storia del mercato italiano, rendendo il prezioso metallo accessibile a tutti. “Ogni persona nei prossimi anni si creerà la propria riserva aurea per garantirsi un futuro sereno”, spiega Boso.
Secondo una ricerca del World Gold Council, l’oro è diventato il prodotto da investimento preferito dagli italiani per mettere al sicuro i propri risparmi finanziari. Infatti, dal 2000 a oggi la quotazione dell’oro è cresciuta costantemente, registrando un incremento, solo negli ultimi cinque anni, del 60%.
“La nostra forza è riuscire ad adattare la formula di investimento alle possibilità del cliente, come un abito su misura”. Careisgold, infatti, lascia libero il cliente da qualsiasi aspetto pratico e burocratico, occupandosi personalmente di tutti gli aspetti amministrativi legati all’acquisto e al deposito dell’oro. E’ come avere un salvadanaio in cui ogni mese si mette qualcosa. “Non ci sono tutti quegli obblighi, con scadenze e importi prestabiliti, tipici del mondo finanziario. L’acquirente decide in base alla sua disponibilità di acquistare una quantità di oro in un lasso di tempo più o meno lungo, decidendo di mese in mese quanto e se versare”.
“Sono convinto che ogni famiglia italiana nel prossimo futuro si creerà la propria riserva aurea. Questo andrà a valorizzare tutto il nostro paese. L’oro è il bene rifugio di protezione che ha sempre tenuto testa a tutte le crisi economiche e le guerre creando ricchezza al mercato e sicurezza nelle famiglie”, conclude Boso.

Articolo a cura di Cristina Battipaglia