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Ricchezza Nel Mondo: Chi Detiene Più Oro In Assoluto?

Scopri quali Paesi possiedono le maggiori riserve auree e il ruolo dell'oro nella stabilità economica.

Ricchezza Nel Mondo: Chi Detiene Più Oro In Assoluto?

Scopri quali Paesi possiedono le maggiori riserve auree e il ruolo dell'oro nella stabilità economica.

Quale, tra i vari stati mondiali, è quello che detiene un maggior quantitativo di oro?

L’Italia quale posto occupa in classifica e a quanto ammontano le riserve auree italiane? Perché è importante per le banche di ciascuna nazione, per non dire fondamentale, poter contare su una solida e cospicua riserva aurea? È vero che il Vaticano possiede moltissimo oro o è una colossale bufala?

 

A queste e tante altre curiosità si potrà avere risposta continuando a leggere l’articolo. L’oro è, al momento, coerentemente con il suo aspetto, il più scintillante e sfavillante protagonista dei mercati finanziari nazionali e internazionali, con il suo prezzo ad oggi attorno ai 2400 dollari/oncia, le banche che sgomitano per acquistarne più possibile e la Cina che ne sta facendo incetta.

 

Il prezzo dell’oro è schizzato alle stelle negli ultimi mesi e attualmente, al netto delle piccole oscillazioni fisiologiche del mercato, si è assestato su un valore tra i più alti in assoluto della storia. Come mai questo metallo prezioso ha un valore eccezionalmente maggiorato rispetto a pochi anni fa? Parleremo anche di questo!

 

Buona lettura. 

 

Più ricco è chi più oro ha!

Anche nel nostro piccolo, soprattutto in tempi più antichi e arcaici, era così. Coloro che sfoggiavano, magari nei giorni di festa o di domenica, gioielli e monili d’oro erano i ricchi del paese, quelli che, ostentate o nascoste, avevano proprietà, liquidità e possibilità.

Funziona più o meno così anche nell’immenso e complicato mondo della finanza mondiale. Fondamentalmente, gli Stati più ricchi e potenti sono anche quelli che possiedono le maggiori riserve auree del mondo nelle casse delle loro banche. Parliamo di tonnellate d'oro.

 

 

La riserva aurea dei Paesi, quindi delle banche centrali, non è solo un possedimento atto a dare lustro e forza a chi la detiene, ma ha anche funzioni specifiche:

 

  • fa capitale, ossia viene conteggiato nel calcolo delle ricchezze di ciascun Paese e diventa una garanzia di solidità;

 

  • dona stabilità economica perché è una bene solido che difficilmente perde valore (al contrario della valuta) pertanto, soprattutto in caso di guerre, crisi, pandemie, carestie o disequilibri politici e finanziari, funge da “serbatoio” di ricchezza per continuare a finanziare il Paese;

 

  • può essere utilizzato per finanziare progetti, non a caso nel Novecento venivano usate quasi esclusivamente le riserve d’oro per finanziare le guerre, in modo da preservare il capitale liquido;

 

  • in casi estremi e di necessità impellente può essere venduto e quindi convertito in denaro.

 

 

Inoltre, non tralasciamo un dettaglio importantissimo: l’oro è un prodotto di quantità limitata, un metallo che si trova in natura, che nasce tra le stelle grazie a un evento astronomico chiamato supernova (esplosioni stellari, tra cui quella dalla quale si è creato il nostro Pianeta) e viene estratto dalle viscere della Terra che, ormai, ne è stata depauperata.

 

Esistono ancora potenziali miniere d’oro e si trovano in posizioni difficili da raggiungere, incastonate in terreni complicatissimi da penetrare. Gli esperti pensano che tonnellate di oro siano presenti al centro della Terra, dove le temperature raggiungono temperature eccessivamente elevate per poter resistere alle strumentazioni che abbiamo in possesso oggi.

 

Ciò vuol dire che le potenze mondiali devono necessariamente dividersi l’oro circolante perché, nonostante si sia sempre al lavoro per cercare, estrarre e raffinare altro oro, la materia prima scarseggia. E cosa accade quando un prodotto scarseggia e risulta difficile da reperire? Il suo prezzo sale: è la legge del mercato!

 

Questo è, infatti, il principale motivo di questa nuova epoca d’oro dell’oro, unitamente ad altri fattori, tra cui l’incertezza finanziaria mondiale (soprattutto dopo la pandemia di Covid19, che ha messo in ginocchio più di un’economia, compresa quella italiana), il conflitto Mediorientale, la guerra Russia/Ucraina e, proprio in queste ultime ore, la situazione americana alle soglie delle elezioni che si sta complicando di giorno in giorno dopo l’attentato all’ex Presidente Donald Trump.

 

A proposito di America…

Non desta particolare stupore, lo sappiamo, ma è così: il Paese che, in assoluto, possiede più oro sono gli Stati Uniti. Gli USA rappresentano la prima potenza mondiale, al momento, tant’è che proprio l’America ha un ruolo fondamentale nel far salire o scendere il prezzo del metallo prezioso per eccellenza, l’oro.

 

Perché? Perché è l’America che, fondamentalmente, stabilisce i tassi di interesse. Quando questi salgono l’oro tende a perdere valore. Quando scendono, come lentamente sta cominciando a succedere e come è stato promesso succederà a breve, il valore aureo schizza verso l’alto.

 

 

Curiosi di sapere dove si piazza l’Italia nella classifica (redatta da World Gold Council) di chi possiede più tonnellate di oro al mondo?

Scopriamolo!

 

 

  1. USA = 8133
  2. GERMANIA = 3359
  3. ITALIA = 2452
  4. FRANCIA = 2436
  5. RUSSIA = 2298
  6. CINA = 1948
  7. SVIZZERA =1040
  8. GIAPPONE = 765
  9. INDIA = 703
  10. PAESI BASSI = 612
  11. TURCHIA = 540
  12. AREA EURO = 507
  13. TAIWAN = 422
  14. PORTOGALLO = 383
  15. UZBEKISTAN = 371
  16. POLONIA =359
  17. ARABIA SAUDITA = 359
  18. REGNO UNITO = 310
  19. KAZAKHSTAN = 294
  20. LIBANO = 287
  21. SPAGNA = 282
  22. AUSTRIA =280
  23. THAILANDIA = 244
  24. SINGAPORE = 230
  25. BELGIO = 227
  26. ALGERIA =174
  27. VENEZUELA = 161
  28. FILIPPINE 159
  29. LIBIA = 147
  30. IRAQ = 143
  31. BRASILE = 130
  32. EGITTO = 126
  33. SVEZIA = 126
  34. SUDAFRICA =125
  35. MESSICO = 120
  36. GRECIA = 114
  37. COREA DEL SUD = 104
  38. ROMANIA =104
  39. QATAR =101
  40. UNGHERIA = 94,49
  41. AUSTRALIA = 79,85
  42. KUWAIT = 78,97
  43. INDONESIA =78,57
  44. EMIRATI ARABI UNITI = 74,5
  45. GIORDANIA = 71,18
  46. DANIMARCA = 66,55
  47. PAKISTAN = 64,66
  48. ARGENTINA = 61,74
  49. BIELORUSSIA = 64,05
  50. FINLANDIA = 49,02
  51. CAMBOGIA = 42,29
  52. BULGARIA = 40,86
  53. SERBIA = 39,95
  54. MALESIA = 38,88
  55. BOLIVIA = 34, 79
  56. PERU’ = 34,67
  57. SLOVACCHIA = 31,69
  58. REPUBBLICA CECA = 30,67
  59. UCRAINA = 27,06
  60. ECUADOR = 26,28
  61. SIRIA = 25,82
  62. MAROCCO = 22,12
  63. AFGHANISTAN = 21,87
  64. ZIRGHIZISTAN = 21,57
  65. NIGERIA = 21,37
  66. BANGLADESH = 14,05
  67. CIPRO = 13,9
  68. MAURITIUS = 12,42
  69. IRLANDA = 12,04
  70. GHANA = 8,74
  71. TAGIKISTAN = 8,46
  72. PARAGUAY = 8,19
  73. NEPAL = 7,99
  74. MYANMAR = 7,27
  75. GUATEMALA = 6,89
  76. MACEDONIA = 6,89
  77. TUNISIA = 6,84
  78. LETTONIA = 6,66
  79. MONGOLIA = 6,03
  80. LITUANIA = 5,82
  81. COLOMBIA = 4,68
  82. BAHREIN = 4,67
  83. MOZAMBICO = 3,94
  84. ALBANIA = 3,42
  85. SLOVENIA = 3,17
  86. ARUBA = 3,11
  87. OMAN = 2,36
  88. LUSSEMBURGO = 2,24
  89. HONG-KONG = 2,08
  90. ISLANDA = 1,98
  91. TRINIDAD E TOBAGO = 1,95
  92. HAITI = 1,81
  93. BOSNIA-ERZEGOVINA = 1,49
  94. SURINAME = 1,46
  95. EL SALVADOR = 1,37
  96. PAPUA NUOVA GUINEA = 1,33
  97. HONDURAS = 0.69
  98. REPUBBLICA DOMINICANA = 0,57
  99. SRI-LANKA = 0,47
  100. MALAWI = 0,4
  101. MALTA = 0,28
  102. CILE = 0,25
  103. ESTONIA = 0,25
  104. URUGUAY = 0,1
  105. BURUNDI = 0,03
  106. FIJI = 0,03
  107. KENYA = 0,02
  108. ARMENIA = 0
  109. AZERBAIJAN = 0
  110. CAMERUN = 0
  111. CANADA = 0
  112. NICARAGUA = 0

 

Terzo posto per l’Italia, quindi podio!

 

Cosa vuol dire questo? Fondamentalmente che l’Italia, nonostante tutti i problemi interni, la difficoltà di ripresa post Covid19, i disequilibri politici, la disoccupazione a tassi oggettivamente preoccupanti, lo stipendio medio più basso rispetto ad altre potenze pari-grado, è comunque un Paese dall’economia abbastanza solida e stabile. Che, di questi tempi, è certamente una splendida notizia!

 

Ma dove sono conservate queste riserve? Nei caveaux della Banca d'Italia.

 

 

L’America ha da temere? Qualcuno le ruberà il primo posto di maggior detentrice di riserve auree al mondo?

Una volta si vociferava che la potenziale antagonista dell’America, una delle candidate a poterle scippare il posto di Nazione più ricca del mondo, potesse essere la Russia. Naturalmente, da quando è in corso la guerra (che doveva essere “lampo” e invece sta andando avanti ad oltranza e non accenna ancora a trovare soluzione) questo timore è andato scemando.

 

La Russia, tra sanzioni e spese belliche, sta letteralmente prosciugando le sue riserve finanziarie e c’è anche da tenere conto che non è appoggiata da nessuno e quindi non ha aiuti. Questo la sta rendendo, come vediamo anche dalla classifica, sempre più povera.

 

A sorpresa, lo Stato da attenzionare in tal senso è la Cina che, ultimamente, sta facendo letteralmente incetta d’oro. E non solo in quanto Nazione ma anche, e forse soprattutto, tramite i suoi cittadini, soprattutto i più giovani.

 

I giovani cinesi sono, in questo momento storico, estremamente interessati all’oro. Lo acquistano per mettere in piedi nuovi business basati sulla creazione di manufatti e oggetti in oro (rivisitando in chiave moderna lo stile tradizionale cinese) ma anche come semplice investimento da mettere in cassaforte (in cinese la parola “lingotto” diventa “chicco”. Quindi acquistano e rivendono “chicchi d’oro”) aspettando che, tra alcuni anni, il suo valore cresca esponenzialmente facendo ottenere loro cospicui guadagni.

 

 

Hanno ragione i cinesi?

La risposta è sì. I giovani cinesi stanno dimostrando di vederci lungo e di aver compreso perfettamente la situazione del mercato attuale e la proiezione a medio e lungo termine.

 

Chi acquista oro oggi a scopo di investimento o di diversificazione del proprio portafoglio, tra alcuni mesi/anni (in base a come si muoverà la curva di crescita) potrebbe sul serio trovarsi tra le mani una fortuna. Ecco perché anche sempre più investitori e risparmiatori italiani (grandi e piccoli) stanno puntando all’acquisto dell’oro a scopo d’investimento a lungo termine.

 

 

Quanto c’è di vero nella credenza che il Vaticano abbia un’enorme quantità di oro nascosta nei suoi sotterranei?

Lo Stato Vaticano è sempre protagonista di iconicità misteriose: su questo Staterello Indipendente aleggia un’aura di misticità e leggenda che, a volte, è difficile scindere da quella che è, invece, la concreta realtà.

 

Sarà perché è collegato alla religione, quindi un argomento estremamente sensibile e delicato e, di fatto, mistico. Sarà perché è politicamente indipendente e, pur non avendone effettivamente diritto, riesce comunque ad avere il potere di influenzare le decisioni dell’Italia o sarà per lo sfarzo e il lusso che, oggettivamente, ostentano, da sempre, Papi, Vescovi, Cardinali e luoghi di culto. Un po’ come accade quando si pensa al Regno Unito, nel nostro immaginario Regine, Principi e Principesse possiedono scrigni segreti colmi di monete d’oro e pepite e, invece, la classifica vede UK solo al diciottesimo posto.

 

Voci di corridoio raccontavano, e forse raccontano ancora, che il Vaticano avesse delle ricchezze nascoste, anche sottoforma di lingotti e monete d’oro. Addirittura, tempo fa uscirono degli articoli che sostenevano che il Vaticano possedesse i due terzi e oltre di tutto l’oro mondiale.

 

È vero? Spoiler: no. Stando al bilancio ufficiale 2022 dello IOR il Vaticano possiede solo 31mila euro in lingotti d’oro e 10mila in monete per un totale di 41mila euro: una cifra irrisoria rispetto a quelle detenute dagli Stati in classifica, Italia compresa.

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